Domande da fare ad un colloquio al candidato

Come migliorarle con interviste strutturate e test psicologici

Se ti occupi di selezione del personale, sai quanto può essere difficile condurre un colloquio davvero efficace.

Spesso i recruiter, anche con esperienza, si chiedono: quali domande fare durante un colloquio? Come valutare davvero le soft skills di un candidato con poca esperienza?

In questo contesto, l’uso di domande BEI, test psicologici e tecniche di colloquio strutturate come il metodo STAR rappresenta la soluzione più efficace per migliorare l’intera fase di selezione. 

Il problema: domande generiche e colloqui poco efficaci

Molti colloqui di lavoro si basano su impressioni soggettive, bias del selezionatori e domande poco rilevanti per il ruolo. Il rischio? Perdere candidati validi da una parte o assumere profili non adatti dall'altra!

Le domande generiche come Come si vede tra 5 anni?” o Qual è il suo più grande difetto?” non permettono di valutare competenze reali o comportamenti concreti. E' qui che a supporto del selezionatore entrano in gioco:

 

💬 le interviste strutturate

💬 le interviste comportamentali BEI

💬i test psicologici e attitudinali

💬 il metodo STAR

Domande intelligenti da fare sul CV del candidato

PS: le domande sui punti di forza e debolezza spesso non funzionano

Iniziare con domande mirate sul CV consente di comprendere meglio il percorso del candidato e le sue scelte professionali. Questo approccio aiuta a contestualizzare le risposte successive e rende più efficace anche l’uso delle domande comportamentali, che restano fondamentali per valutare le soft skills. Alcune sezioni da considerare:

Esperienze professionali

✍🏼Nel suo ruolo presso [nome azienda], quali risultati misurabili ha raggiunto concretamente?

✍🏼Come si è evoluta la sua posizione all’interno dell’azienda nel tempo?

✍🏼 Cosa l’ha spinta a lasciare quella posizione in quel momento?


Gap temporali nel CV

✍🏼Durante il periodo [mese/anno], vedo che non ci sono esperienze lavorative indicate: può raccontarmi cosa ha fatto in quel periodo?

✍🏼Ha sostenuto dei colloqui in quel periodo, per quale posizioni in particolare?


Intervista comportamentale BEI: cos’è e perché funziona

La BEI "Behavioral Event Interview" è una tecnica di colloquio strutturata che si basa su un principio chiave, ovvero: il comportamento passato è il miglior predittore di quello futuro. In sintesi, l’intervista comportamentale BEI consiste nel far raccontare al candidato episodi concreti che ha vissuto in passato, focalizzandosi su situazioni significative e comportamenti osservabili.

Esempi di domande BEI:

✍🏼Mi racconti di una volta in cui ha dovuto risolvere un conflitto con un collega.

✍🏼Descriva un episodio in cui ha dovuto rispettare una scadenza molto stretta.

✍🏼 Qual è stata una situazione di lavoro difficile che ha gestito con successo?


Come migliorare le domande BEI con il metodo STAR

Per rendere più efficace il colloquio comportamentale, molti recruiter utilizzano il metodo STAR, una tecnica che guida il candidato nel descrivere le esperienze seguendo quattro passaggi:

  • SSituazione: Qual era il contesto?

  • TTask: Qual era il compito da svolgere?

  • AAction: Quali azioni ha intrapreso?

  • RResult: Qual è stato il risultato?

Il Recruiter o più in gerneale l'Assessor può usare il metodo STAR sia per formulare domande, sia per valutare in modo oggettivo la risposta del candidato, assegnando un punteggio per ogni competenza esaminata usando ad esempio le scale BARS (Behaviorally Anchored Rating Scale).

tuttavia ricorda..

🚀 L'obiettivo della metodologia STAR e delle domande BEI è quella di valutare una soft skills critica per il ruolo (soft skills ad impatto hard sulla performance), non quella di ottenere forzatamente un risultato clamoroso al colloquio!

Il risultato servirà in seguito per porre valutazioni oggettive tra candidati e per dare consistenza alla risposta.

🚀 Per quanto la metodologia STAR sia molto efficace, spesso accade di uscire da questo schema per diversi motivi..

Perché i Recruiter e gli Assessor non sfruttano lo schema STAR durante il colloquio?

Risposte vaghe

Risposte vaghe o caotiche da parte dei candidati  rendono difficile identificare con chiarezza la STAR. La strategia da adottare in questi casi sono le domande di probing e di follow-up.

Mancanza esperienze

E' difficile sondare ciò che non è sondabile se mancanza di esperienza. Tuttavia, in questo caso, possono essere valutate le competenze trasversali maturate anche fuori dal lavoro.

Scarsa formazione

Quando manca la formazione specifica il rischio di errori aumenta. Purtroppo, molte aziende e Agenzie per il Lavoro investono poco nella formazione tecnica dei propri selezionatori.

Unconscious bias

I bias del selezionatore peggiorano la formulazione delle domande e  la codifica delle risposte, riducendo l'accuratezza del colloquio fino al 35% (Schmidt & Hunter, Psychological Bulletin, 1998).


Perché usare test psicologici e attitudinali nel colloquio?

test attitudinali e psicologici sono strumenti fondamentali per orientare il colloquio in modo mirato. Offrono informazioni oggettive sulle competenze trasversali del candidato, aiutando il Recruiter a personalizzare le domande.

👉 Ad esempio, se un candidato mostra bassa resilienza e alta ansia come dai risultati ottenuti al questionario psicoattitudinale 15FQ+, il recruiter potrà porre domande BEI mirate per approfondire come a persona ha reagito dinnanzi a situazioni di stress o fallimento. Questo approccio integrato consente di:

Esempio Test psicoattitudinale 15FQ+

Domande da fare ad un colloquio al candidato
Esempio di valutazione della capacità di gestione dello stress di un impiegato

➡️ Migliorare la qualità del colloquio fino al +30% in termini di accuratezza predittiva (fonte: Schmidt & Hunter)

➡️Evitare i bias cognitiv

➡️Dare per scontato che il candidato abbia una buona gestione dello stress solo perché lavora da anni in un determinato settore

➡️Dedicare più tempo ad approfondire aree critiche non emerse nè vis-à-vis nè dal CV

➡️Confrontare più candidati sulla base di criteri comuni


🚀 Il grafico riportato rientra nella reportistica del test 15FQ+. Se desideri utilizzare il 15FQ+ per migliorare la selezione, come azienda o come singolo professionista, possiamo fornirti il supporto necessario! Dalla scelta e somministrazione del test in alla formazione completa per professionisti HR e Coach, scopri di più!

Tecniche di colloquio: il futuro è integrato e strutturato

Oggi non basta più "fare qualche domanda" al candidato e per "effetto alone" migliorare o peggiore la valutazione su aree non esplorate per questione di tempo! Serve un processo strutturato che unisca:

➡️ Tecniche di colloquio avanzate come l’intervista comportamentale BEI

➡️ Test validati per soft skills e attitudini
➡️  Modelli di riferimento come il metodo STAR e istruzioni su come seguirlo nei casi difficili 

 

Vuoi trasformare i tuoi colloqui in uno strumento davvero predittivo?

BEI Toolkit: guida completa alle domande comportamentali

Basta con le solite domande generiche a cui tutti si preparano! Se vuoi scegliere davvero la persona giusta, ti serve un metodo strutturato, concreto e professionale. Proprio per questo è in arrivo il nuovo E-Book di Your HR Consulenza "BEI Toolkit: guida completa alle domande comportamentali" dedicato a HR, recruiter e selezionatori. 

✅ Con questa guida:

➡️ Scoprirai come costruire domande efficaci e su misura per ogni ruolo
➡️ Utilizzare il metodo STAR per l’intervista STAR
➡️ Costruire domande BEI efficaci
➡️Riceverai esempi pronti da usare per HR, vendite, IT, customer care e altri profili richiesti dal mercato

💡 È utile se:

🚀Vuoi evitare errori di selezione e ridurre l’incertezza

🚀Vuoi proporre al cliente report professionali incentrati sulla valutazione delle soft skills

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